martedì, settembre 26, 2006

NEWTON Isaac "Costruttore di bellezza"

Isaac NEWTON (1642- 1727)












Fisico, matematico e astronomo inglese. Newton, all’alba del Settecento,con le sue scoperte fondamentali sul calcolo infinitesimale, sulla natura della luce e sulla teoria della gravitazione universale, sui “Principi matematici della filosofia naturale” (1687), il moto dei fluidi, le leggi dell’urto, la teoria delle maree, ha posto le basi e ha fissato i procedimenti della scienza moderna. Oltre all’enorme importanza delle indicazioni metodologiche, che ebbero un’influenza grandissima su tutta la ricerca filosofica a partire dall’illuminismo, occorre anche ricordare che l’immagine dell’universo delineata, per i suoi caratteri di unità e di coerenza, fu il presupposto di larga parte della corrente della filosofia deistica, caratterizzata da una concezione di ”religione naturale” che si proponeva spontaneamente negli esseri umani.
Dopo CopernicoKeplero e Galilei, un problema a cui gli astronomi non riuscivano a trovare una risposta plausibile era quello di spiegare perché un pianeta si muoveva lungo un orbita ellittica e non rettilinea. Alla soluzione pervenne Newton con la scoperta della legge di gravitazione universale, in cui egli disse che :”due corpi si attirano con una forza direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza dal sole”.
Così, la grande massa del Sole esercita un’attrazione che costringe un pianeta a variare continuamente la propria direzione di moto (che altrimenti sarebbe rettilineo).
Nei problemi di ottica, Newton scopre la scomposizione della luce nello spettro di colori e sosterrà sempre un ateoria corpuscolare della luce, contro la teoria ondulatoria di Huygens.
Nel 1703, Newton fu eletto presidente della Royal Society, di cui era stato membro già dal 1672.
Nel suo “Trattato di ottica” (1704), Newton si chiedeva:
“Che cosa c’è in luoghi quasi completamente vuoti di materia, e donde deriva che il sole e i pianeti gravitino gli uni verso gli altri, senza che vi sia tra loro nessuna materia densa? Donde viene che la Natura non fa nulla invano, e da dove trae origine tutto quell’ordine e tutta quella bellezza che vediamo nel mondo? A qual fine esistono le comete, e donde viene che i pianeti si muovano tutti in un unico e medesimo modo in orbite concentriche? E che cosa impedisce alle stelle di precipitare le une sulle altre? E’ possibile che l’occhio sia stato costruito senza conoscenza di ottica, e l’orecchio senza nozioni di acustica? Donde viene l’istinto degli animali?”.
Nel suo sbalordimento davanti alla Creazione, Newton domandava: “Non risulta con evidenza dai fenomeni che esiste un Essere incorporeo, vivente, intelligente, onnipresente il quale vede intimamente le cose stesse e le capisce interamente in virtù della loro presenza immediata a se stesso?”.

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